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Shopping nell'800


Nel 1852 a Parigi Aristide Boucicat acquistò il Bon Marché, un emporio di tessuti e di abbigliamento che iniziò, poco dopo l'inaugurazione, a proporre e vendere abiti confezionati per signora, biancheria, cappelli e calzature iniziando così a trasformarsi nei precursori dei primi grandi magazzini. Era una innovazione nel sistema dei canali distributivi dove l’attività commerciale era basata su un'elevata velocità di rotazione delle merci alle quali era applicato un ridotto margine di profitto. Questo nuovo sistema distributivo si differenziava molto dal negozio al dettaglio tradizionale per assortimento, modo di esposizione delle merce, indicazione prezzi, ampia scelta delle merci ed i potenziali clienti venivano raggiunti anche da cataloghi di vendita di corrispondenza.

La presentazione della merce in vendita iniziava con il mostrare pagine dedicate ad illustrare l’offerta di tessuti, degli abiti che presentati in modelli diversi erano in una versione base che poteva essere personalizzata con la scelta del tessuto e delle guarnizioni (bottoni, nastrini, bordi, ecc...) La possibilità di personalizzare un abito era una strategia vincente per la diversificazione dell’offerta. Con la fine della seconda guerra mondiale, i grandi magazzini hanno avuto un ruolo strategico per l' affermazione e la diffusione della moda italiana all'estero infatti . la Rinascente si inserì nei circuiti europei. Anche negli Stati Uniti, i grandi magazzini sono stati i primi sistemi di commercializzazione della moda italiana.